Tab Article
"Fossimo morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà!" (Es 16,3). Nelle opere di Weber la sazietà delinea la dimensione della stasi e dell'assenza di movimento. È il contrario dell'inquietudine, a metà tra l'appagamento nauseato e quello soddisfatto, tra l'accasamento e la rassegnazione. Questo libro cerca di ricostruire la parabola della sazietà nei testi weberiani, passando dai contadini agli eroi guerrieri, dai mandarini confuciani alla borghesia ottocentesca, fino ad arrivare agli ultimi uomini, fino ad arrivare a noi. Ed è quindi a ridosso della semantica della sazietà che possiamo rintracciare in Weber un vocabolario capace di nominare alcuni aspetti, alcune sfumature della nostra politica, della nostra società, del nostro mondo. Quello degli ultimi uomini, che vivono di solo pane.